Quando ti dico: stavi bene con i capelli così, un po’
spettinato, voglio dirti in realtà, che per me sei bellissimo così, naturale.
Quando ti dico “a me piacciono i capelli così corti”, vuol
dire, “sei bellissimo così, con i capelli tagliati corti corti”;
quando ti dico, “mi piace tanto quel filo di barba incolta”,
voglio dirti, in realtà, che “mi piaci tanto, ma tanto, con la barbetta liscia
e morbida di una settimana”;
mi spiace non potertelo urlare forte che mi piaci tanto;
che mi piaci così come sei;
che sei meraviglioso con gli occhi assonnati della mattina;
che sei dolcissimo col sorriso un po’ spento e il viso
rigato dal cuscino;
che sei tenero, quando col cucchiaino raccogli la schiumetta
di latte dal bicchiere, e ti rimane un po’ lì, nell’angolo delle labbra;
mi piace la nostra colazione insieme, perché anche senza
parlare, con i tuoi gesti, mi dici e mi racconti moltissime cose di te;
spero di avere ancora l’opportunità di conoscerti in questo
modo;
spero di parlare con te, con il cuore; ancora a lungo;
Spero di poterti “urlare” in questo modo, tutto quello che
provo, e che tu, ugualmente, lo capirai.
3 commenti:
Le tue parole sono sincere, belle e piene di sentimento.
Ciao,
Sue.
ciao, come stai? come procede la dieta? sempre con ottimi progressi? ciò che hai scritto è molto toccante, ma il "lui" è sempre lo stesso? spero di no: so che al cuore non si comanda, ma a volte bisogna impedirgli di fissarsi su cause perse e costringerlo ad aprirsi a nuovi orizzonti...credimi, ci sono passata! ps: com'è andata poi col concorso di fotografia?
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